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Il processo al centro, un approccio allo sviluppo applicativo che non si focalizza sullo stato delle informazioni, come nelle applicazioni transazionali, ma sulle attività che eseguono persone e sistemi per raggiungere un obiettivo di business.

Un approccio per processi consente la realizzazione di soluzioni facilmente manutenibili e adattabili alle diverse esigenze di business, una necessità per rimanere competitivi in un mondo in continua evoluzione.

Un approccio per processi spinge alla fattorizzazione del problema di business ovvero alla identificazione:

•delle attività eseguite dagli operatori tramite l'interfaccia utente (Human Task);

•dalle attività eseguite da servizi applicativi esterni (Service Task);

•della sequenza delle attività (Processo);

•degli insiemi di attività logicamente autonome rispetto al processo che le richiama (Processo padre), riusabili e soggetto a revisioni indipendenti dal processo padre (Sottoprocessi);

•delle regole di business , ovvero delle decisioni prese automaticamente dal processo per attivare nuove attività, terminare tutte le attività o dichiarare raggiunto lo scopo di business (Rule Task);

•delle regole organizzative di assegnazione delle attività ovvero di definizione di coloro che possono eseguire le attività (Participants) e monitorare l'esecuzione delle stesse (Business Administrators)

Per evolvere una soluzione ad una nuova modalità operativa è sufficiente intervenire sui modelli che definiscono gli elementi summenzionati; per esempio:

•se è necessario fornire ulteriori informazioni durante l'esecuzione dello Human Task, o modificare le regole di validazione e visibilità dei dati (Comportamento), o modificare l'interazione utente (Layout), è sufficiente intervenire sul modello che definisce lo Human Task;

•se è necessario inserire un nuovo percorso nel processo, o modificare un percorso esistente, è sufficiente intervenire sul modello di processo.

Grazie al versioning dei modelli di processo le istanze di processo avviate con precedenti versioni dei modelli continuano ad operare normalmente ed è possibile definire opportune politiche di migrazione dalle vecchie istanze di processo in esecuzione alle nuove.

Non sempre è possibile definire esattamente (strutturare) processi e attività, questo non è un limite alla gestione per processi: grazie all'approccio no-code di Jamio è possibile far evolvere la definizione di attività e processi mano che matura la conoscenza organizzativa degli stessi.

Alcune problematiche di business, per la loro stessa natura, non consentono di definire a priori l'esatta sequenza delle attività; diviene pertanto necessario lasciare agli utenti la possibilità di decidere quali attività eseguire o sottoprocessi avviare per raggiungere l'obiettivo di business. Questa modalità di gestione di un processo di business prende il nome di Case Management.

Il motore di gestione dei processi orchestra le attività secondo quanto definito nel modello di processo, come un direttore d'orchestra: attiva e distribuisce attività, termina i processi, avvia sottoprocessi, etc...

Non sempre è possibile definire quali attività istanziare o sottoprocessi avviare, in alcuni casi d'uso il motore di gestione dei processi può solo notificare ad altri sistemi un evento e attendere eventi. Questa modalità di gestione di un processo di business prende il nome di Coreografia.

Jamio openwork supporta approcci al Process Management sia strutturati che destrutturati , il Case Management, le Coreografie.

Gli utenti interagiscono con il processo utilizzando sempre il medesimo strumento: l'Agenda delle attività.

Jamio openwork rende agile l'organizzazione in maniera del tutto trasparente per gli utenti.

Gli owner di processo grazie all'approccio Model Driven possono facilmente manutenere i processi di business.